FISIOSPORT LA SPEZIA
Le malattie allergiche sono in continuo aumento ed assumono una sempre maggiore valenza socio-economica. L'incidenza in Italia è globalmente variabile dal 10% al 15% della popolazione, con netta prevalenza per le patologie respiratorie. Anche l’incidenza della bronchite cronica ostruttiva (BPCO), caratterizzata da tosse cronica produttiva e declino progressivo della funzionalità respiratoria, è in aumento, attestandosi intorno a circa il 6% delle malattie croniche invalidanti.
Allergie e Respirazione
Generalmente, le allergie sono classificate in base alla sede di introduzione dell’allergene o all’organo colpito. Si distinguono così forme respiratorie conseguenti all’inalazione di allergeni, forme alimentari conseguenti all’ingestione, forme da puntura di insetti, da farmaci e forme da contatto.
Il soggetto allergico presenta di solito una tipica storia naturale che tende a peggiorare nel tempo. Abitualmente la prima manifestazione clinica che preannuncia la storia allergica è la dermatite atopica (intenso prurito della pelle, arrossamento più o meno intenso, con secchezza fino alla lichenificazione).
Dal naso al bronco: un soffio!
La dermatite atopica costituisce il primo gradino della cosiddetta marcia allergica che vede in successione comparire la rinite allergica (starnuti, secrezione acquosa con prurito nasale e naso chiuso) e l’asma bronchiale (tosse secca persistente, sibili respiratori, oppressione toracica, fame d'aria con difficoltà respiratoria), oggi in più del 50% dei casi in associazione. Il soggetto allergico tende inoltre a contrarre infezioni in maniera più frequente e grave rispetto al soggetto non allergico. La base fisiopatologica della reazione allergica è l’infiammazione che è strettamente dipendente dall’esposizione all’allergene causale.
La terapia delle allergie si basa sulla prevenzione, sulla terapia farmacologica e sull’immunoterapia allergene-specifica. La BPCO colpisce classicamente una fascia di età più avanzata e si caratterizza per un decorso progressivo con un decadimento funzionale spesso irreversibile e favorendo la comparsa di comorbidità (ad es. malattie cardiovascolari) anch'esse invalidanti. Oggi esistono nuovi farmaci che consento un miglior controllo e soprattutto una migliore aderenza al trattamento prescritto.
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